LA PERDITA DEL BAMBINO

Perdere un bambino nel corso della gravidanza, durante il parto o dopo la nascita è un’esperienza dolorosa e traumatica: è una ferita profonda che può avere conseguenze anche molto gravi sulla salute personale, di coppia e familiare.
Il lutto, prenatale o perinatale che sia, interrompe in modo brusco il processo di genitorialità e il legame di attaccamento che si stava via via costruendo e pertanto comporta uno shock emotivo intenso.
L’arrivo di un figlio, infatti, non comincia con la sua nascita ma molto prima, nel momento stesso in cui si scopre che si sta per diventare o ridiventare genitori: oltre ai cambiamenti fisiologici che avvengono nella donna, si attivano nella mente della futura mamma e del futuro papà emozioni, pensieri e aspettative che appartengono sia all’uomo che alla donna.
 
La perdita di un figlio appena nato o non ancora nato è un evento che presenta tutti i drammatici aspetti del normale processo del lutto ma con la differenza che è “biologicamente” inaspettato, e dunque particolarmente “inspiegabile”: si è emotivamente impreparati quando ci si trova ad affrontarlo e per essere elaborato deve essere “attraversato” e vissuto giorno dopo giorno.
Spesso a renderne ancora più difficile l’accettazione nella nostra cultura è il mancato riconoscimento della sofferenza derivante dalla perdita: quando si pensa ad un bambino che muore durante la gestazione o nato morto il lutto è talvolta considerato meno grave degli altri. Viene così totalmente negato o minimizzato lasciando la coppia e la famiglia nella solitudine e nel silenzio. Al contrario, lascia un’impronta indelebile nel vissuto dei genitori.

Quando si pensa ad un bambino che muore durante la gestazione o nato morto il lutto è talvolta considerato meno grave degli altri. Viene così totalmente negato o minimizzato lasciando la coppia e la famiglia nella solitudine e nel silenzio. Al contrario, lascia un’impronta indelebile nel vissuto dei genitori

Quando una donna concepisce, l’anima del bambino inizia a incarnarsi nel suo grembo e i loro campi energetici si fondono. C’è una profonda unione che avviene nei regni invisibili e crediamo che la madre e lo spirito del bambino si siano scelti a vicenda per questo viaggio.

Dal punto di vista animico, molto probabilmente la madre e lo spirito del bambino hanno un contratto d’anima che riguarda l’incarnazione e la perdita del bambino, e a volte si verificano circostanze inaspettate che portano alla perdita. Il motivo di questo tipo di contratto animico sarebbe la crescita dell’anima, la guarigione e la consapevolezza che derivano da questa esperienza.
Da una prospettiva sciamanica, tutte le sfide che attraversiamo qui sulla Terra sono opportunità di crescita e di apprendimento e ci aiutano a liberare le ferite e gli schemi del passato e a sintonizzarci con la nostra vocazione più alta. La perdita per causa di un aborto (spontaneo oppure no) può portare l’attenzione di una donna verso l’interno, per connettersi con il suo grembo e con il suo sé femminile, per porsi domande più profonde sul percorso della sua anima e per sintonizzarsi con il suo corpo fisico ed emotivo

Nel nostro mondo moderno, la perdita di un bambino è vista più come una procedura che come un’esperienza profondamente spirituale che necessita di una cerimonia e di una consapevolezza per una guarigione vera e duratura.

Secondo lo Sciamanesimo Siberiano, la cura delle anime dei bambini non nati o morti dopo parto è tenuta da uno dei 4 Grandi Spiriti dell’Universo – Madre Umai (Madre Natura).

Essi dormono nelle culle dentro la sua Yurta, aspettando il momento per rinascere. Questo è spesso impossibile per il legame energetico esistente ancora con la madre precedente. Questo legame viene percepito anche dalla madre che, a sua volta, soffre e spesso si sente in colpa, creando così la corda energetica che rende impossibile la rinascita del bambino nel nostro mondo fisico.

2 Cerimonie Sciamaniche per le madri che hanno perso il bambino.

 
1. Viaggio verso la Yurta della Madre Umai per parlare con l’anima del proprio bambino, liberare entrambi dai legami energetici dannosi e per ricevere la propria guarigione da parte della Madre Umai.
2. Viaggio per recuperare la propria forza personale grazie alla Madre Umai ed il tuo Cervo Personale

 

2 incontri su Zoom, al massimo di due ore ciascuno. Non è necessaria nessuna condivisione in pubblico, sono le esperienze personali.
12, 19 Aprile (venerdì) su piattaforma Zoom, alle ore 20.30
Costo per entrambe Cerimonie 127,00 Euro.
Se invece preferisci farle in modo individuale – è necessaria la prenotazione – scrivimi qui! Il costo dei due incontri individuali è di 157,00 Euro.
In entrambi i casi ti chiedo di scrivermi una mail allo joanna.amicucci@gmail.com con il titolo “Cerimonie guidate per Bambini –  di gruppo” oppure “Cerimonie guidate per bambini – individuali” (sempre via Zoom).

 

Libera te stessa ed il tuo bambino dai legami che vi stanno impedendo di andare avanti! Parlate insieme e permettigli di uscire dalla Yurta della Madre Umai per cominciare una nuova vita!